Google sotto la lente d’ingrandimento

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15.10.2015 | www.kla.tv/6936

Buona sera, benvenuti alla nostra trasmissione su Google. In primo luogo Google è noto a tutti noi come incontestato leader nel settore delle ricerche in internet. È però molto interessante che ci sono anche altri settori in cui è salito alla posizione di leader: il portale video “youtube”, il fornitore di mappe “Google Maps”, come anche il sistema operativo per cellulari “Android”. Anche le più conosciute marche di automobili installano nelle nuove macchine il sistema operativo di Google. Pare che Google ci voglia alleggerire la vita in sempre più ambiti. Sono persino già state messe in moto in fase di prova delle macchine semoventi e dei frigoriferi a programmazione anticipata. Dunque ricordiamoci, l’aneddoto dell’anatra natalizia (Essa) credeva che il contadino fosse gentile e buono fino all’arrivo del Natale. In questa serie di trasmissioni vogliamo indagare quanto gentile e buono sia davvero questo contadino. Per iniziare alcuni fatti su Google: Fatti su Google: - più di 3 mia. di ricerche al giorno - ubicato in 60 paesi - disponibile in più di 130 lingue - “Google” dal numero “Googol” (un 1 con 100 zeri), la presunta indicazione per la quantità infinita di pagine web Ecco alcuni investimenti di Google: ● Boston Dynamics (robot militari), dicembre 2013 ● Deep Mind (intelligenza artificiale), gennaio 2014 ● Nest Labs (termostati intelligenti), marzo 2014 ● Titan Aerospace (droni di comunicazione), aprile 2014 ● Rangespan (specialista di Big-Data), aprile 2014 ● Skybox Imaging (video satellitare ad alta definizione), giugno 2014 Google, presto onnipresente Attualmente “Android”, il sistema operativo offerto a gratis da Google, si sta diffondendo a macchia d’olio. Ciò non avviene solamente attraverso l’incorporazione in ben 80% di tutti gli smartphone in tutto il mondo. Sempre più oggetti di uso quotidiano devono essere collegati a Internet tramite Android, come tablet, PC, automobili, frigoriferi, orologi da polso con computer e televisori. Grazie all’abilità di collegarsi in rete del dispositivo, i dati personali della nostra vita quotidiana vengono trasmessi a Google. Per esempio: luogo di soggiorno, profilo di movimento, comportamento, contatti sociali, come anche preferenze e interessi personali. Quel che promette particolari facilitazioni per la vita quotidiana, porta però con sè un grande svantaggio: La tecnologia di Google crea una rete globale, in cui tutte le persone sono costantemente monitorate e dove le persone diventano sempre più dipendenti della tecnologia. L’esperto informatico Evgeny Morozow centrò il punto della questione: “Non critico la tecnica ma la monopolizzazione del potere per mezzo della tecnica. Dovremmo osservare Google tanto criticamente quanto Wall Street e le banche.” Quanto si sia già espansa la potenza della tecnica vi verrà mostrato nelle seguenti trasmissioni. Google – collegato fino ai circoli governativi e di spionaggio Che Google è collegato fino ai circoli dirigenti degli USA è noto da tempo. Proprio Eric Schmidt, il capo amministrativo di Google, è anche consigliere del presidente statunitense Obama. Nel 2014 il quotidiano britannico “The Guardian” pubblicò la prova di una stretta collaborazione tra Google e i servizi segreti. Risulta che la NSA, ha pagato un sacco di soldi alla società privata Google per ricevere dei dati. Inoltre sembra che ci siano incontri regolari tra Google, altri fornitori di servizi internet e la NSA, che si svolgono al fine di risolvere i problemi di sicurezza “generalmente segreti” e per rendere i programmi BIOS, quindi programmi di base di un computer, utilizzabili per i propri scopi. Quanto diventa pericoloso per noi se un motore di raccolta dati come Google si unisce al servizio segreto americano NSA? In ogni caso Google si è rivelato come uno strumento ideale per la sorveglianza ed il controllo totale di tutta la popolazione mondiale. A questo punto passo la parola al mio collega dello studio di Coira. Google Glass – spionaggio camuffato Insaziabile fame di dati Intelligenza Artificiale, il nuovo potere Grazie mille ai nostri colleghi di Vienna. “Chi chiude entrambi gli occhi è difficile che veda la cosa fino in fondo”. Questo è un pensiero filosofico di un pensatore sconosciuto che ci conduce dolcemente ma determinatamente in questo notiziario. Stimati spettatori, Erhard Blanck, guaritore tedesco, scrittore e pittore, una volta disse: “Anche con gli occhiali si può conservare la vista”. Chissà se pensava a Google? Non possiamo saperlo. Nel 2012 Google presentò la sua innovazione pionieristica: Google Glass. Il lancio sul mercato è sì stato posticipato, ma nel frattempo è comunque ottenibile negli USA. Mentre da noi l’euforia si è un po’ placata. Google Glass è un’estensione per gli smartphone ed è progettato per alleggerire la vita quotidiana. Si tratta di occhiali inappariscenti con tanto di telecamera, microfono, pannello di controllo sulla stanghetta e un piccolo prisma di vetro. Il prisma di vetro copre solo minimamente l’occhio e funge da schermo. In più hanno anche montato un sensore GPS, quindi uno dei sensori contenuto in ogni navigatore. Il portatore può in ogni situazione ottenere informazioni utili su indirizzi, persone ecc. Si può anche filmare o fotografare inosservatamente. Questi nuovi dati, registrati dagli occhiali, vengono poi memorizzati insieme alla posizione geografica sui server di Google. Facebook, Amazon e Apple stanno anche già sviluppando prodotti simili. Insomma un bel “giocattolo” nelle mani degli utenti, no?! Però nonostante tutti i vantaggi viene solitamente trascurato il fatto che tutti i dati registrati vengono trasmessi al produttore. Una via semplice per rendere possibile lo spionaggio camuffato. Con ciò Google Glass non dà soltanto una vista più chiara ai portatori di questi occhiali, ma dà anche ai grandi gruppi industriali americani sempre più potere sui loro utilizzatori, aumentando così l’influsso sui loro utenti. Google vuole sapere in quali condizioni viviamo, non solo con gli occhiali, ma anche in modi completamente diversi. Con l’acquisizione del produttore di termostati e segnalatori d’incendio Nest Labs nel 2014, Google ha ottenuto una visione delle faccende domestiche prima non possibile. I termostati Nest si accorgono quando l’utente alza o abbassa la temperatura. I termostati sono muniti di sensori per la temperatura, l’umidità, l’attività, e la luminosità. Questi termostati registrano se qualcuno è a casa e in che stanza si trova. Tutto ciò può essere regolato in particolare con un’app per smartphone. Visto che questo tipo di nuovi termostati è sempre più avanzato, va fatta quest’annotazione: così, ogni abitante rivela a Google più informazioni su sé stesso e sulla sua vita privata di quante ne abbia mai possedute un gruppo industriale su singoli individui. I termostati collegati ad internet sono un altro passo verso una sorveglianza sempre più ampia. Così tutti i passi e i movimenti che facciamo a casa nostra non sono soltanto sorvegliati, ma bensì salvati per tutta l’eternità. Cari spettatori, qui non parliamo solo di un’insaziabile fame di dati. Dall’enorme accumulo di dati sui loro server non ne risulta solo un profilo preciso del cittadino ormai diventato trasparente, no, questo sviluppo giunge all’intelligenza artificiale – potrebbe diventare una nuova potenza? Google non solo memorizza le ricerche effettuate ma registra anche dove e quando abbiamo cercato e inserito delle informazioni. L’enorme quantità di dati che ne risulta può essere analizzata con dei computer molto potenti, i quali riescono così a trarne delle conclusioni completamente nuove. Nel gennaio 2014, con “Deep Mind” Google ha acquisito una società che vuole insegnare il pensiero indipendente a dei computer particolari, utilizzando queste quantità di dati talmente immense. Questa cosiddetta “intelligenza artificiale” è per esempio in grado di predire ancor più precisamente e velocemente che i sistemi umani finora, il periodo e il luogo di un’ondata d’influenza, in base all’elaborazione delle ricerche effettuate da una regione. L'élite finanziaria, nelle cui mani sta Google, potrebbe fornirci i suoi consigli o persino toglierci di mano delle decisioni in ogni momento. Google – quo vadis? JP Morgan e Bank of New York ne sono soltanto due parole chiave. Nella seguente trasmissione verrete a sapere di due ulteriori fatti. La citazione farà scuotere la testa anche a voi. Speriamo che anche con questa trasmissione vi abbiamo portato più chiarezza su questo tema. Peter Amendt, francescano, ne disse in merito: “Chi scruta la cosa riesce a capire. Chi vede fino in fondo riesce a decidere. Chi è lungimirante sa come dirigere le cose.” Vi ringrazio per l’interesse e auguro una serata speriamo ancora piacevole. Così passo la linea ai miei colleghi, arrivederci. Google – Quo vadis?* Robot militari nelle mani di Google Buonasera stimati telespettatori anche da parte mia. Come il mio collega vi ha già accennato esaminiamo in questa trasmissione ancora più precisamente lo sviluppo di Google e possiamo apertamente chiederci: Google – Quo vadis? Google è una società per azioni le cui quote non si trovano maggiormente nelle mani dei manager di Google, ma al 61% nelle mani di “investitori istituzionali”. Perciò i veri proprietari di Google sono in primo luogo le banche americane e istituzioni analoghe nel settore dei servizi finanziari. Come esempi per le banche citiamo la JP Morgan Chase & Co, la più grande banca statunitense, e la Bank of New York. Dunque salta all’occhio, quando si osserva la costellazione dei proprietari degli ultimi due anni, che tutto sommato questi “investitori istituzionali” hanno aumentato le loro quote nonostante il corso azionario abbia subito delle oscillazioni decrescenti. È possibile che per le banche e i loro burattinai il profitto è diventato una questione secondaria, in quanto attraverso Google perseguono prevalentemente certe mete globali? Un’ulteriore sviluppo da osservare è che a fine 2013 Google ha assunto Boston Dynamics, un’azienda che sviluppa robot per l’esercito statunitense. Assieme a quest’acquisto Google ha assunto contemporaneamente tutti i contratti in vigore per la fabbricazione di questi robot. Nell’ambito degli incarichi assunti dovrà essere sviluppato un robot da terra, il quale, secondo il contratto, sarà in grado di “eseguire compiti complessi in un ambiente distrutto e pericoloso costruito dagli uomini”. Un robot già sviluppato, che è pensato per interventi militari in città, può saltare degli ostacoli con un’altezza fino a sette metri. Nel frattempo Google ha comprato ulteriori ditte produttrici di robot ed è quindi leader anche in questo settore. Quindi si trovano in una sola mano conoscenza pressoché infinita e macchine militari totalmente ubbidienti e senza sentimenti. Allora ci si augura di aver a che fare con un proprietario benevolo. Ma non pare che faccia al caso... Hannes Wellmann si esprime così in merito a questo: “Con ciò la multinazionale domina il mercato proprio nel ramo della futura strategia di guerra.” Secondo i proprietari di Google i loro server dovrebbero presto prendere in consegna tutte le informazioni come anche i dati su acquisti e vendite in tutto il mondo. Assieme a dei mezzi per la conduzione di guerre moderne si troverebbe con ciò in una sola mano uno strumento per l’innalzamento di un dominio mondiale! È ora di intervenire in qualche modo! Come? Per esempio .... Con una rete informativa forte e vincolante, che si possa diffondere al di fuori di internet. Contattateci Ulteriori informazioni li trovate sotto il Link: https://umfrage.klagemauer.tv/ Grazie per il vostro sostegno vi auguriamo buona serata arrivederci

di up., beka., ag., mv., bl./sv./pi./ef

Fonti/link: http://www.google.de/about/company/philosophy
http://www.nwzonline.de/wirtschaft/google-dringt-in-uhren-autos-und-fernseher_a_16,0,431094187.html
http://www.heise.de/newsticker/meldung/E-Mails-legen-engere-Beziehung-zwischen-NSA-und-Google-nahe-2183834.htm
http://www.welt.de/politik/ausland/article119345422/NSA-zahlte-Google-offenbar-Millionen-fuer-Daten.html
http://www.sein.de/das-kapitalistische-netzwerk-das-die-welt-regiert/
https://de.finance.yahoo.com/q/mh?s=GOOG
http://www.golem.de/news/boston-dynamics-google-kauft-zum-jahresende-militaerrobter-hersteller-1312-103387.htm
http://rechtsanwalt-schwenke.de/10-punkte-herausforderung-recht-google-glass
http://www.foerderland.de/digitale-wirtschaft/netzwertig/news/artikel/augmented-reality-brillen-manifestation-der-macht/
http://www.nzz.ch/aktuell/digital/google-kauft-nest-labs-1.18220730