Bombe USA su ISIS - stesso modello come già in Iraq?

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25.12.2014 | www.kla.tv/4918

Stimati spettatori, benvenuti al commento mediatico di oggi. Bombe USA sullo Stato Islamico – si ripete il modello della guerra in Iraq? A fine settembre gli USA hanno cominciato ad attaccare per via aerea le postazioni del gruppo terroristico “Stato Islamico”, non solo in Iraq ma anche in Siria. Sarà una ripetizione dello spavento della seconda guerra in Iraq? Una guerra, che secondo uno studio statunitense uccise almeno mezzo milione di iracheni – di cui la maggioranza erano civili. Una guerra con spaventose conseguenze a lunga durata, per via delle bombe all’uranio impoverito, come prova impressionantemente il documentario “Deadly dust”. Ma come si giunse a quella guerra allora? Nel libro in tedesco “Iraq – cronache di una guerra voluta”, Andreas Zumach spiega come gli USA abbiano evocato questa guerra. L’autore è corrispondente di diverse edizioni a Ginevra, alla sede principale dell’ONU. Così nel ‘79 Saddam Hussein venne spinto in cima al regime iracheno con grande sostegno da parte della CIA. Per la guerra contro l’Iran, la cosiddetta “Prima guerra del Golfo”, Hussein venne armato dagli USA dall’80 fino all’88, con tecnologie e pietre angolari per le bombe a grappolo (contrarie al diritto internazionale) e altre armi di distruzione di massa. Egli le impiegò poi anche nei massacri contro minoranze etniche. A scopo raggiunto, gli USA decisero di destituirlo. I mass media cominciarono immediatamente a parlare delle atrocità da lui compiute e questo condusse ad un ampio consenso per la seconda guerra irachena – nonostante innumerevoli vittime di guerra tra la popolazione civile. Evidentemente questo modello viene impiegato nuovamente nella lotta degli USA contro i guerrieri IS. Come abbiamo già detto il 12 settembre nella trasmissione della sezione tedesca del nostro canale, lo stato islamico secondo degli ex-collaboratori della CIA sarebbe un prodotto dei servizi segreti americani – un esercito sostenuto dall’Arabia Saudita e dalla CIA e addestrato dall’esercito americano. Dicono che sarebbe stato fatto per far cadere il presidente siriano Assad. L’Iran dovrebbe così perdere un importante alleato. Inizialmente i media principali non hanno riportato quasi nulla dei crimini dell’IS e di altri gruppi terroristici supportati dagli USA. Con lo scopo di giustificare le azioni militari, ora i crimini delle truppe dello stato islamico vengono diffuse su larga scala dai mass media. Anche stavolta si vuole porre così un fondamento per un consenso mondiale per una guerra americana sul suolo iracheno e siriano. Una guerra che – come disse Barak Obama nella sua conferenza stampa del 28 agosto 2014 – durerà fino a 3 anni. Con più di 100 bombardamenti al giorno. In questa guerra – così si teme – perderanno di nuovo la vita centinaia di migliaia di innocenti. Secondo i dati dell’organizzazione per i diritti dell’uomo “Human Rights Watch”, soltanto nella prima settimana di attacchi, in Siria sono stati uccisi 7 civili, di cui 5 bambini. Anche le abitazioni civili sarebbero già state bombardate. Chi vuole comprendere l’attualità del Medio Oriente deve ricorrere a media gratuiti e alternativi . Ulteriori informazioni sui retroscena le trovate tra l’altro nella nostra trasmissione “Come funzionano le guerre moderne” e in altre trasmissioni riguardanti il conflitto siriano. Diffondete queste informazioni, in modo che vengano messi in luce i veri nessi e i guerrafondai e che si faccia forte una grande massa contro ogni guerra con le sue terribili conseguenze. Vi auguro una buona serata e alla prossima!

di af.

Fonti/link: http://www.gmx.ch/magazine/politik/usa-verbuendete-luftangriffe-syrien-30091084
ISBN 3-462-03255-0, Irak - Chronik eines gewollten Krieges, KiWi Verlag http://www.politonline.ch/index.cfm?content=news&newsid=2316
http://www.contra-magazin.com/2014/09/syrien-us-luftschlaege-toeten-zivilisten/
http://www.sueddeutsche.de/politik/us-studie-iraker-starben-im-irak-krieg-1.1795930